I prezzi dei biglietti per i concerti di Taylor Swift a Milano hanno raggiunto cifre esorbitanti: il Codacons ha aperto un’indagine.
Il 13 e 14 luglio Taylor Swift terrà due concerti allo Stadio San Siro di Milano. Gli eventi sono attesissimi e i biglietti sono andati immediatamente sold out: l’unico modo per assicurarsene uno è fare ricorso al secondary ticketing. Su questi siti, però, i prezzi hanno raggiunto cifre davvero esorbitanti. Si può arrivare a pagare fino a 13mila euro per un singolo biglietto. Con una nota ufficiale, il Codacons ha condannato l’accaduto.
Concerto di Taylor Swift: la nota ufficiale del Codacons
“Con l’avvicinarsi dei due concerti di Taylor Swift del 13 e 14 luglio allo stadio San Siro di Milano stanno comparendo sul web biglietti per accedere all’evento venduti a prezzi stratosferici che possono arrivare a superare i 13mila euro.” – si legge nel comunicato stampa diffuso dal Codacons.
“Mentre sui canali ufficiali le vendite sono già chiuse da tempo avendo i due concerti registrato il sold out, sui siti di secondary ticketing e sulle piattaforme di compravendita tra privati sono comparsi biglietti proposti al pubblico a prezzi esorbitanti.” – prosegue l’associazione.
“Ad esempio per la data del 14 luglio un sito vende oggi una coppia di biglietti (non acquistabili separatamente) alla modica cifra di 13.334 euro. Un’altra piattaforma, per il concerto del 13 luglio, arriva a chiedere 4.677 euro a singolo biglietto“.
Prezzi esorbitanti anche nella compravendita tra privati
“Ma sono anche privati cittadini a mettere in vendita ticket a tariffe stellari: ad esempio sulla nota piattaforma Ebay si trovano oggi biglietti per le date del 13 o 14 luglio a cifre che raggiungono i 3.000 euro.” – sottolinea ancora il Codacons.
“Ancora una volta assistiamo ad una ignobile speculazione che sfrutta la forte domanda di biglietti per i concerti dell’artista americana per realizzare un illegittimo arricchimento. Per questo presenteremo domani un esposto ad Antitrust e Procura chiedendo non solo di indagare i responsabili per il possibile reato di aggiotaggio, ma anche di sequestrare e oscurare le pagine web dove vengono venduti biglietti a prezzi fuori mercato” – ha concluso il presidente dell’Associazione.